venerdì 23 dicembre 2011

Il Ritorno di Eatit

Dopo una migrazione non indolore da Splinder a questo nuovo lido, Eatit ritorna più agguerrito che mai (esticazzi direte voi) sperando di riuscire a dedicare maggiore tempo a questo progetto ormai finito da troppo tempo nel dimenticatoio.


Mi sembra quasi opportuno ringraziare Splinder per avermi informato della dismissione del loro servizio ed avermi conseguentemente ricordato l'esistenza di questo blog.

Polenta

(Post originale: 04/11/2007)

Ingredienti: farina gialla di polenta (ovviamente non viene presa in considerazione la possibilità di fare la polenta istantanea)

Oggetti necessari: paiolo di rame

Quantità: circa 100g di farina a persona

Preparazione (per 500g. di farina) (premetto che non c'è nessuna difficoltà ma che è un bello sbattimento in termini di fatica e di tempo): Mettere nel paiolo 2 litri di acqua e 2 cucchiaini di sale grosso e mettere sul fuoco.

Quando l'acqua ancora non bolle, versare la farina a pioggia avendo curare di continuare a girare il tutto lentamente con un cucchiaio di legno.

A questo punto bisogna semplicemente continuare a girare col cucchiaio di legno (mai troppo veemente) per circa 40 minuti.

A cottura ultimata rovesciare il risultato in uno strofinaccio (da richiudere a mo' di pacchetto) o su un tagliere di legno.


Abbinamento 1: Polenta e gorgonzola
Non penso siano necessari dettagli.

Abbinamento 2: Polenta e latte freddo
Non penso siano necessari dettagli.

Abbinamento 3: Polenta e bruscini
Mai fatti i bruscini in vita mia per cui, allo stato attuale delle cose, non so spiegarvi come farli.

Abbinamento 4: Polenta con salsicca e chiodini
In una padella alta fate soffriggere della cipolla a pezzettini, aggiungete la salsiccia a pezzetti e salatela.
Quando la salsiccia comincia a rosolare, aggiungete i funghi (già prebolliti), coprite col coperchio e lasciate cuocere a fuoco lento.
Dopo circa dieci minuti aggiungete della polpa di pomodoro e una ulteriore presa di sale, lasciate cuocere sempre a padella coperta e a fuoco lento per circa venti minuti.

Abbinamento 5: Polenta concia
Prendete una teglia da forno, disponetevi, a strati alterni polenta, formaggi tagliuzzati (fontina, taleggio, gorgonzola) e parmigiano grattuggiato (assicuratevi che quest'ultimo sia messo anche sopra all'ultimo strato).
Infornate la teglia a 180° e lasciate cuocere fino a quando la parte superiore non comincia a dorarsi.

Altri possibili abbinamenti: Polenta con stufato d'asinoPolenta col brasato, ma ovviamente non c'è limite alla vostra fantasia.


Cena 03-11-2007

(Post originale: 04/11/2007)

Ufficialmente inaugurata ieri sera la stagione invernale con cena a base di polenta a casa eatit.

Presenti: io, dolcemetà, aleandro (silvia in seconda battuta al termine del suo turno di lavoro), marco, annina, sonnie, giò (lo stuppune è in tour per l'italia).

Menù

Antipasto: salame e prosecco
Piatti forti: polenta con gorgonzola, polenta con salsiccia e chiodini, polenta concia
Dessert: Sacher Torte della giò
Accompagnamenti: Merlot, Barbera e chiusura con grolla dell'amicizia

Scusandomi per la lunga assenza su questi schermi, segnalo anche che c'è stata un'altra cena (messicana) a inizio ottobre con me (dolcemetà a casa malata), marco, annina, sonnie, filo, chiaretta, giuseppe, mattia, eugenia.

Nei prossimi minuti il dettaglio sulla preparazione della polenta.

Pasquetta 2007 (9 Aprile)

(Post originale: 15/04/2007)

Con un po' di ritardo un brevissimo resoconto della classica grigliata di Pasquetta presso il cortile eatit.

Presenti: edo, alice, marco v, ina, simeone, stefania, franco, anto, aleandro, silvia, mattia, gaetano, paolo p, andrea, giuseppe, marie, daniele, elisabetta, matteo, nonno, paolo b, sonnie, annina, alan, dario.


Intromissioni pomeridiane: marcolino, siri, ale, federica, ale, rosj, samuele, stuppune, giò.

Alla griglia (in alternanza): paolo p, paolo b, simeone, edo, nonno




Ed ecco cosa ci siamo sparati durante la giornata:

Bruschette con aglio, olio, pomodoro, origano
Frittate pasquali (gentilmente preparate dalla dolcemetà)
Salamone
Pietanze alla griglia: spiedini, salamelle, salsiccia normale e piccante, costine, braciole di coppa, melanzane e zucchine
Patate al cartoccio
Torte
Tutto accompagnato in prevalenza da fiumi di birra (ma anche da un aperitivo alle 11 di mattina a base di rhum lime e zucchero di canna)

Cena 24-03-2007

(Post originale: 25/03/2007)

Secondo sabato di fila con cena a casa eatit (con il cambio d'ora a guastare la serata, l'avete cambiata vero? in avanti vero?).

Ecco chi era presente oltre a me: la dolcemetà, marco s, marco v, annina, sonnie, cristina, paolo b, ginocchio.

Menù della serata
Aperitivo
Margarita e tortillas con salsine (aoh, c'avevo da finire il Cointreau)
Antipasti
Caramelle di pastasfoglia con olive e acciughe
Insalata con pollo e emmenthal
Bruschette con pomodoro
Salame della duja (sgrassato a mano)
Torta salata con spinaci
Piatto forte
Tagliatelle con ragù di salsiccia
DolceCrepes della dolcemetà con marmellata e/o nutella
Tutto bagnato da Margarita, Barbera, Merlot e 3 (sì sì proprio 3!) grolle dell'amicizia (e la quarta non l'abbiamo fatto solo perchè nessuno voleva sbattersi a fare il caffè, ma probabilmente l'avremmo bevuta)

No pics available.

Fajitas

(Post originale: 18/03/2007)


Piatto tipico della cucina messicana.



Ingredienti: petto di pollo, fesa di manzo (non spessa), cipolla, limoni, polverina per fajitas (si trova abbastanza facilemente nei supermercati), tortillas e/o tacos (anche questi facilmente reperibili), salse varie (guacamole, salsa piccante, panna acida) e un po' di robba da arrotolare insieme alla carne (pomodoro, insalata, formaggio, fagioli). Non esprimo delle dosi perchè è tutto abbastanza relativo a quanto volete abbuffarvi.

Per la cronaca le tortillas sono tipo piadine e i tacos sono invece fatti come i nachos ma con una forma riempibile.

Innanzitutto tagliare tutta la carne a listarelle (1,5-2cm x 5-6cm) e affettare abbondante cipolla a mezzi anelli (e se volete anche dei peperoni, che a me sono l'unica cosa che mi fa pettare, per cui io non ce li metto). Mettere tutto in una capiente zuppiera e cospargere il tutto con abbondante polverina per fajitas e abbondante succo di limone rigirando per bene il tutto (anche, anzi meglio, a mano), lasciar riposare in frigo la zuppiera coperta per un paio d'ore.
Cottura: versate tutta la carne e cipolla (con anche il succo di limone, ma senza nessun altro condimento) in una capiente padella antiaderente (o piastra) che avrete fatto prima riscaldare e lasciate cuocere, rigirando di tanto in tanto, fino a quando tutto il limone non si sarà asciugato.

Nel frattempo fate scaldare in forno le tortillas (avvolte nella carta stagnola che se no si seccano) e/o i tacos (messi semplicemente in una teglia).

A questo punto ognuno sarà libero di farcire la propria tortilla come meglio crede (io consiglio di mettere il più robba possibile) e potrà arrotolarla a burrito o elaborare chiusure più sofisticate (non esagerate però a riempirla, ci rimarreste molto male a scoprire che non sarete in grado di chiuderla) meglio comprensibili gurdando la foto qui sotto.



Margarita

(Post originale: 18/03/2007)

Coktail tipico messicano di una facilità imbarazzante.

Versare in una brocca 2 parti di tequila, 1 parte di cointreau, 1 parte di succo di limone. Mescolare e aggiungere una buona dose di ghiaccio prima di servire (è quasi fondamentale per la salute fisica dei bevitori che il composto si diluisca un po').

Cena 17-03-2007

(Post originale: 18/03/2007)


Cena messicana ieri sera presso casa eatit.



Ma andiamo con ordine, chi c'era: io (chissà perchè mi ostino a continuare a scrivere questa ovvietà), la dolcemetà, Marco V, Annina, Paolo B, Ginocchio, Monica.

Menù della serata

 Aperitivo al bancone con Margarita (ricetta nei post a seguire), salame, prosciutto, salatini (potrebbe esserci stato qualcos'altro ma i 4 margarita di aperitivo mi hanno un po' tagliato le gambe)
Antipasto: Nachos con formaggio al forno (semplici, variante con paprika e variante con paprika e galapenos (peperoncini verdi messicani)) accompagnati da salsa piccante, guacamole (salsa verde di avogado che non so preparare ma prima o poi mi faccio passare la ricetta dalla mamma e pubblico anche quella), panna acida
Piatto forte: Fajitas di pollo e manzo (ricetta a seguire) in tortillas e tacos.
Dessert: crepes della dolcemetà con marmellata, nutella e gelato.
Il tutto accompagnato da: Merlot e residui di Margarita (con questo tipo di cena si abbina alla perfezione anche della birra)


Ravioli di Carne al Forno

(Post originale: 01/01/2007)



Ingredienti (per 8 persone): 800g di ravioli di carne, 1 brick di besciamella, un poco di latte, sale, noce moscata, burro, parmigiano grattuggiato.

Preparazione: inannzitutto i ravioli vanno semplice cotti normalmente in acqua bollente salata.

Versate la besciamella in un pentolino e allungatela con un po' di latte, accendete il fuoco e mescolate in modo da amalgamare bene i due ingredienti, nel frattempo salate e grattuggiate un po' di noce moscata nel composto.

Una volta scolati i ravioli, disponeteli in una teglia da forno e versateci sopra la besciamella allungata, sopra al tutto disponete un tot di riccioli di burro e abbondante parmigiano grattuggiato. Infornate a 200° e attendete fino a quando la superficie della teglia non sarà ben gratinata. Servire caldi, magari in una bella ciotola di coccio (in modo che chiunque sia obbligato a ustionarsi, anche aspettando parecchio).

Insalata di Polpo e Patate

(Post originale: 01/01/2007)

Non mi sembra sia necessario spiegare di cosa stiamo parlando o fornire chissà quale premessa, per cui proseguiamo diretti e spediti verso la ricetta.

Ingredienti (per circa 8 persone): 1 polpo (piovra) da 1kg circa (o due piccoli), 2-3 patate abbastanza grandi, prezzemolo, sale, olio (direi tutto abbastanza semplice)

Preparazione (da cominciare abbondantemente prima di quando si vuole gustare l'insalata): in una pentola abbastanza alta mettere due-tre dita d'acqua e un tappo di sughero (su questo esistono delle diattribe aperte, comuqnue a me è sempre stato insegnato che con il tappo il polpo diventa meno ciccoso e più morbido, non chiedetemi perchè in quanto non lo so, però per ora ha sempre funzionato) e portare ad ebollizione. Quando l'acqua bolle mettere dentro il polpo e cuocere col coperchio (in modo che il polpo si cuoccia praticamente a vapore). Se avete preso un polpo piuttosto grande la cottura dovrebbe durare un'oretta, è comunque bene testare la consistenza della carne di tanto in tanto con una forchetta per capire il punto di cottura. Quando il polpo è cotto, tiratelo fuori dalla pentola e passatelo velocemente sotto l'acqua fredda per far sì che non gli si stacchi tutta la pelle, dopodichè lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente per un'oretta. Consiglio poi di utilizzare per l'insalata solo i tentacoli che dovrete tagliare in fettine circolari di circa 1cm di altezza.

In una seconda pentola fate bollire le patate (mi vergogno a dare ulteriori indicazioni sulla bollitura delle patate). Dopo che le avrete pelate, tagliatele a cubettini.

In una insalatiera (o dove preferite) unite il polpo, le patate, abbondante prezzemolo tritato, sale e olio extra-vergine o d'oliva; mescolate e servite.

P.S. Il sughetto che si sarà formato nella pentola del polpo (che dovrebbe avere un colore violaceo) è ottimo come sugo per un bel piatto di spaghetti o per una brutalissima scarpetta.

Capodanno 2006-2007

(Post originale: 01/01/2007)



Nella notte presso la mia magione si è dato il benvenuto al nuovo anno in compagnia della dolcemetà, di aleandro (che ha vanzato la sua cazzo di mortadella e l'ha rifilata di nascosto ai miei cani), di silvia, di marco, di ina, di marcooo e di chiara. Questo il menù della serata:

Affettati misti
Salame
Caramelle di pasta sfoglia con olive
Insalata di polipo e patate
Tartine burro e salmone
Funghetti grigliati
Ravioli di carne al forno
Tradizionalissimo cotechino con lenticchie
Panettone e pandoro con crema inglese
Torta di mele
Grolla dell'amicizia (2 per)
Tutto bagnato da Prosecco, Spumante Brut Conte Cavour, Barbera, Montepulciano d'Abruzzo e da un piacevole Magnum di Champagne stappato alla mezzanotte.


BUON 2007 A TUTTI QUANTI !!!

Natale 2006

(Post originale: 26/12/2006)

A differenza della vigilia, lo schema del Natale è decisamente cambiato diventando più rilassante del solito e di ciò sono grato a tutti.

Pranzo a casa dei miei in compagnia della mamma, del papà, del fratello e delle due nonne. Menù non troppo impegnativo ma decisamente interessante:

Porcini sott'olio
Cetrioli sott'aceto
Patè di fois grais
Mousse di tonno
Sgombro affumicato col pepe
Petto d'anatra all'aceto balsamico
Insalata russa
Tacchino ripieno tradizionale con prugne e castagne
Selezione di formaggi della Vacca d'Oro
Bonnet di cioccolato
Tutto bagnato da vino rosso e una bottiglia di Don Perignon in chiusura

Cena sempre a casa dei miei in numero ancor più limitato (finalmente un Natale davvero rilassante) con mamma, papà, fratello e dolcemetà. Questo il menù:

Porcini sott'olio
Cetrioli sott'aceto
Patè di fois grais
Mousse di tonno
Fegato di coda di rospo
Petto d'anatra all'aceto balsamico
Insalata russa
Passatelli in brodo 
Tacchino ripieno tradizionale con prugne e castagne 
Selezione di formaggi della Vacca d'Oro
Bonnet di cioccolato
Tutto bagnato da vino rosso (ma veramente poco, perchè non ce la facevo più)

E oggi in programma pranzo dalla dolce metà e ronzura party in serata (non sapete cos'è un ronzura party? tornate su EatIt per scoprirlo)

Vigilia d Natale 2006

(Post originale: 26/12/2006)

La pesantissima serata del 24 dicembre ha seguito uno schema oramai ben collaudato, anche se probabilmente il mio fisico non ha ancora imparato niente dalle sue esperienze passate.

Dalle 17.30 canonico giro di aperitivi per i bar del centro di Galliate. Hanno ricevuto la nostra visita la Verde Azzurra, lo Spaten e il Due Colonne.

Ore 20.30: trasferimento alla casa della nonna, dove la famiglia era già pronta per cominciare a darci dentro (anzi qualcuno aveva già cominciato) con quanto segue:

Ostriche al naturale
Pane nero con burro e salmone
Porcini sott'olio
Mousse di tonno
Patè
Cetriolini sott'aceto
Può essere ci fosse qualcos'altro che non ricordo
Ravioli fatti in casa
Selezione di formaggi della Vacca d'Oro
Il tutto bagnato (almeno personalmente) da Dolcetto d'Alba

Ore 24: abbiamo bagnato il compleanno dello zio Fabio con una bella boccia di Champagne

Ore 00.30: trasferimento in quel di Novara per fare gli auguri a una banda di scoppiati che vagavano sotto i portici del centro con delle bocce in mano.

Ore ??.??: raggiungimento della dimora con pilota automatico, che per fortuna non si è inceppato.

Weeee Wish You a Merry Christmas

(Post originale: 26/12/2006)

Anche se con colpevole ritardo, auguro a tutti i miei (numerosissimi, ahahahah) lettori unBuon Natale e, per non rischiare di tardare una seconda volta, un Felice Anno Nuovo.

Approfitto inoltre per scusarmi per gli scarsi aggiornamenti del sito ma, purtroppo, il tempo per mangiare è poco, quello per cucinare ancora meno, quello per scrivere dei post addirittura irrisorio.

Ma tornerò più attivo che mai appena possibile.

Pizzoccheri della Valtellina

(Post originale: 26/11/2006)


Ottimo primo piatto, un po' pesante, invernale, che può tranquillamente fare le veci di un piatto unico. La preparazione è molto semplice.

Ingredienti (per 4 persone): 350g di pizzoccheri (che volendo possono anche essere fatti a mano, ma non avendolo io mai fatto non mi va di copiaincollarne qui la preparazione); 160g di patate; 100g di burro; 150g tra verze, coste (solo la parte verde), bietine; 200g di romaggio bitto (o fontina, o simile); 100g di parmigiano grattuggiato; 1 spicchio d'aglio; un paio di foglie di salvia; pepe

Preparazione: far bollire in una pentola abbondante acqua salata e mettere dentro a cuocere le verdure tagliate a piccoli pezzi e le patate pelate e fatte a dadini. Dopo cinque minuti aggiungere i pizzoccheri nella stessa pentola e far cuocere per altri 12-15 minuti. Nel frattempo fate fondere il burro con uno spicchio d'aglio e due foglie di salvia. Terminata la cottura, con una schiumarola, scolare e disporre la pasta in una teglia fino a formarne uno strato (non mettetela subito tutta), alternare la pasta e il formaggio tagliato a fettine fino a terminare il tutto. Alla fine cospargete il tutto con il parmigiano e il burro fuso. A questo punto potreste servire, ma io consiglio di passare la teglia in forno per 5 minuti per far sciogliere bene tutti i formaggi e far asciugare un po' dell'eventuale acqua rimasta. Pepare a piacere.

Cena 25-11-2006

(Post originale: 26/11/2006)

Ieri avevo deciso di organizzare una cena, doveva essere per pochi, in modo da stare tranquilli, all'inizio dovevamo essere in 5, in men che non si dica siamo divenuti 7, ma è bastato fare un giro alla Verde nel pomeriggio per trovare un sacco di persone disperate in cerca di una cena per il sabato sera, e così alla fine eravamo in 10 + 2 aggregatisi a cena in corso.

Quindi in definitiva chi c'era: io, la dolcemetà, marco, annina, sonnie, maurizio, aleandro, silvia, giuseppe e marie; incursione a cena in corso da parte di matteo e alexandra.

Menù della serata: apertura a base di salame e sottaceti (in attesa degli arrivi tardivi di persone che lavoravano fino alle 21), pizzoccheri della valtellina, salsiccia, caldarroste (fatte nello scoppiettante camino) e grolla per chiudere (badate bene, non una sola, addirittura due in fila, giusto per farci del male). Prosecco e campari di aperitivo e Barbera a seguire.

Il livello etilico, questa volta, non era semplicemente alto, ma addirittura vergognoso.

Quando "entra" segna sempre Simeone!

(Post originale: 26/11/2006)

Domenica scorsa, 19 novembre, due cari amici sono convolati a nozze, regalandoci una giornata decisamente impegnativa e mettendo duramente alla prova la di chiunque resistenza allo alcool e allo cibo. Scrivo con colpevole ritardo, lo so, ma, ahimè, il tempo è poco. Comunque alle 11.00 presso il santuario del Varallino in Galliate Simone e Stefania si sono sposati (in compagnia anche del piccolo Nicolò).

Giornata veramente pesante, iniziata con colazione presso la Verde Azzurra alle 9.45, proseguita dopo 15 minuti con gli aperitivi a base di prosecco e campari presso la dimora dello sposo. Campari stappati a fiotte anche durante la cerimonia, finita la quale, ancora non contenti, si è pure ripassati un salto dalla Verde per berne uno.

Alle ore 13.30 siamo giunti allo ristorante Cascina Pietrasanta in Ponte Nuovo (Magenta - Milano). A seguire il menù della giornata che ci ha trattenuti presso il ristorante fino alle 20.30 (orario in cui le condizioni medie delle persone non sono neanche descrivibili).

Aperitivo Pietrasanta
Rondella di mais e stracchino della Valle del Ticino
Torta rustica (scamorza e speck)
Pomodorino al gratin con basilico e pinoli
Involtini di prugne e bacon
Affettati del fattore abbinati a kiwi e ananas
Crostone al lardo di colonnata
Cotechino
Perle della Lomellina al gorgonzola speck e trevisana
Crespelle dello chef alle verdure
Sorbetto al pompelmo rosa
Noce di vitello glassata all'arancia su flan di insalata con patate novelle
Tagliata di manzo alla Robespierre con verdure grigliate
Carosello di formaggi con miele marmellate e noci
Mousse di gelato alla crema con fragole e fusione di frutti di bosco
Torta nuziale

Si è mangiato piuttosto bene (cosa non così frequente ai pranzi nuziali), il vino però lasciava a desiderare.

E mo' un paio di foto.




Tanti auguri agli sposi e al piccolo Nicolò !!!

Tartufini con Cocco e Cacao

(Post originale: 05/11/2006)

Non c'è niente da fare, ho deciso di aprire un blog di cucina e non uno di cinema, ma nonostante ciò mi ritrovo sempre, per un motivo o per l'altro, in mezzo a delle pallette.

Come promesso qualche tempo addietro ecco la ricetta dei tartufini di cui si era parlato in un precedente post. Ovviamente, trattandosi di dolce, la preparazione mi perviene dalla dolcemetà.

Ingredienti per una trentina di pallette: 120g di burro, 100g di zucchero, 100g di cioccolato fondente, 120g di biscotti secchi, 2 cucchiai di farina di cocco, 1 cucchiaino di rhum, 2 cucchiai di farina di frutta secca, cacao e cocco per guarnire, pirottini di carta (ah, non chiedete a me cosa siano, attendo come qualunque altro ignorante una spiegazione in merito).

Mescolare il burro con lo zucchero, i biscotti (che nel frattempo avrete avuto cura di sbriciolare), la frutta secca e il cocco. Aggiungere il cioccolato a scaglie e mescolare bene. Lasciare indurire il composto in frigo almeno per due ore. Ed eccoci al dunque: fare delle pallette (sui 3cm di diametro) e ricoprirle a piacere nel cacao e/o nel cocco. A questo punto riporre le pallette nei pirottini e far raffreddare in frigo per altre due ore.

No pics available. Ma qui, se volete, trovate un sacco di pallette cinematografiche.

Fricattoli

(Post originale: 05/11/2006)

Questi sono davvero una cavolata, possono però risultare una valida alternativa al pane.

Consistono semplicemente in pallette di pasta per pizza fritte in olio bollente, salate in seguito.

Ottimi per accompagnare ogni tipo di salume e formaggio, anche se la morte loro è con delle mozzarelline.

Impepata di Cozza

(Post originale: 05/11/2006)

Ricetta semplice, veloce (se trovate le cozze pulite), saporita e gustosa.

Ingredienti: 300-400g di cozze a persona, aglio, olio, pepe, prezzemolo.

Se non avete avuto la fortuna di trovare delle cozze pulite (come è ahimè capitato a me ieri), armatevi di buona pazienza e cominciate a grattare via per bene tutto lo schifo presente sui gusci.

Una volta che avete delle cozze pulite strappate da ognuna il peduncolo che sporge dall'interno.

Le cozze, a differenza delle vongole, non vanno tenute a bagno nell'acqua per farle spurgare la sabbia.

In una grossa pentola che sia in grado di contenere abbondantemente le vostre cozze mettete un giro d'olio, abbondante pepe macinato, due spicchi d'aglio e un po' di prezzemolo. Aggiungete le vostre cozze e accendete la fiamma (potete anche aggiungere altro pepe e prezzemolo sopra la montagnetta di cozze). Fate cuocere per 5-10 minuti a coperchio chiuso, rigirandole di tanto in tanto, comunque fino a quando tutte le cozze non saranno bene aperte.

Potete ora servire, abbinando opzionalmente anche del limone da spremerci sopra (io consiglio più che altro di recuperare il sughetto che si sarà formato sul fondo del pentola, decisamente strepitoso anche per una più rozza scarpetta).


Cena 04/11/2006

(Post originale: 05/11/2006)

Ieri sera una bella cena in compagnia presso la mia magione, accompagnati dalla scoppiettante presenza del camino acceso.

Chi c'era: io, la mia dolcemetà, sonnie, marco1, fede, marco2, annina, lo stuppune e la gio. Si è poi registrata l'incursione durante la cena di due figure misteriose che si spacciavano per tali aleandro e silvia.

Menù della serata: fricattoli con salame, spaghetti con mazzancolle e pomodoro fresco, impepata di cozze, pannocchie alla brace, pallette di cioccolato con cocco o cacao (sicuramente a breve si troveranno delle precisazioni a riguardo tra i commenti da parte della dolcemetà che le ha preparate), sacher torte (della gio) e immancabile grolla dell'amicizia.

Per bagnare il tutto: prosecco in apertura e Est! Est! Est! a seguire.

Livello etilico medio a fine serata decisamente elevato.

Un'osservazione interessante: sembra che i gusci delle cozze siano in grado di bruciare all'interno di un camino accesso (ma non ci metto la mano sul fuoco e verificherò tra le braci spente).

Bagna Câoda

(Post originale: 02/11/2006)

Piatto tipico della tradizione piemontese, regione in cui vivo, anche se sto ben più a est di dove il piatto trova la sua origine (ma per fortuna è arrivata anche qui nel novarese). Nasce nel tardo Medioevo per valorizzare i prodotti tipici delle terre piemontesi come verdure e aglio e creare un piatto forte e saporito. Si scelse allora di abbinare questi prodotti di terra con le acciughe salate in barili che cominciavano ad arrivare abbondanti anche nei territori interni e con l'olio, perlopiù proveniente dalla vicina Liguria.

Ho avuto difficoltà a classificare il piatto, alla fine ho optato per la categoria "antipasti" ma, in abbondanti quantità, può anche risultare un piatto unico.

Passiamo, dopo la rapida introduzione, alla preparazione del piatto. Quella che presento dovrebbe essere la ricetta tradizionale, che è poi quella che ha sempre seguito la mia mamma, che è poi quella che ho appreso anche io.
Ingredienti: almeno 3 belle acciughe a persona, 3 spicchi d'aglio a persona, olio d'oliva o extravergine (almeno mezzo bicchiere per persona), burro, verdure a volontà (poi vi dico bene quali).

Quasi fondamentale procurarsi dei tegamini di coccio con sotto la fiammella per tenere câoda la bagna câoda.
Innannzitutto vi elenco quali sono tutte le verdure che potreste intingolare nella vostra bagna câoda (ma ovviamente potete metterci quello che volete): cardi, peperoni crudi o arrostiti, topinambour (i miei preferiti), cavoli, scarola, indivia, porri, cipollotti, rape, patate bollite.

Ci sono poi verdure meno adatte perchè più saporite (che a me però piacciono comunque): sedani, finocchi, rapanelli.
Infine, se volete svariare, vi indico qualche altra cosa decisamente sfiziosa: formaggi morbidi come fontina o tome, mele, zucca arrostita o fritta, fette di polenta ... chi più ne ha più ne metta.

Togliere le acciughe dalla salatura, pulirle, lavarle in acqua e vino, asciugarle e disliscarle (e queste sono pronte per l'uso)
Tagliare l'aglio a fettine sottilissime (ma veramente sottilissime, occhio ai diti) e tenete le fettine sotto l'acqua corrente per un'oretta.

Ora possiamo passare alla cottura, la parte decisamente più delicata, tenendo presente che tutto deve essere sempre fatta a calore molto basso.

In un tegame largo mettete tutto l'aglio, con un bel pezzo di burro e un mestolino appena di olio, bisogna cuocerlo adesso per una mezz'oretta (sempre a fiamma bassissima) curandosi di mescolare spesso con un cucchiaio di legno e stando attenti a non far scurire l'aglio (anche se sembrerà le prime volte impossibile). Le fettine d'aglio devono praticamente sciogliersi formando una cremina omogenea.

A questo punto potete aggiungere tutto l'olio e tutte le acciughe, tenendo il tutto sulla fiamma solo quel tanto che basta a far liquefare bene le acciughe (l'olio non deve mai sfrigolare o bollire).

Il risultato dovrebbe essere una crema molto profumata di colore marrone chiaro, se così dovesse essere, potete travasarla nei tegamini di coccio con la fiammella che avrete disposto sul tavolo e potete permettere ai vostri convitati di intingerci tutto quello che gli avrete messo a disposizione.

Consigliato in abbinamento del buon Barbera, e non poteva essere altrimenti.

Se a fine serata dovesse avanzarvene un po' (a me capita raramente), potete conservarla in frigorifero e usarla come sugo per la pasta per il giorno dopo (è una bomba!), oppure potete farmi un fischio.


E' per tutti quelli che la amano e la capiscono
E' bandiera della cucina e del carattere piemontese
E' onore e ricordo della civiltà contadina dei nostri padri vignaioli
E' il cibo rituale e corale della fraternità ed amicizia
E' la ghiotta delizia del nostro gusto tradizionale
Non è piatto rozzo e pesante, anzi è naturale e sano
L'aglio non fa male, al contrario è benefico
Non è l'odor d'aglio che rende scostante una persona intelligente e libera ma solo la sua stupidità e prevenzione
Infine l'alito va via con una bella passeggiata in campagna

Proclama dell'edizione 1989 della "Grande Bagna Câoda Annuale degli Acciugai e dei Buongustai del Piemonte" a cura dell'Accademia Italiana della Cucina e degli Acciugai d'Italia

Some pics from Salone del Gusto 2006

(Post originale: 01/11/2006)


Lunedì 30 ottobre si è chiusa l'annuale edizione del Salone del Gusto di Torino che, quest'anno, come ogni due anni, ha ospitato anche Terra Madre (ovvero una serie di espositori internazionali da far paura!). Una quantità di stand davvero impressionante, possibilità di assaggiare di tutto (e quando dico di tutto, intendo proprio di tutto) e di bere qualunque cosa. Gli assaggi gratuiti sono praticamente infiniti, certo per mangiare un po' bisogna spendere (ma comunque ne vale la pena). Invece decisamente economica e assortita l'enoteca (circa 2000 vini di qualità che vanno da 1 a 4 euro a bicchiere, e per volerne spendere 4 bisogna proprio andare a cercare il vino d'annata).
Potevo io esimermi dall'andare a farci un giretto domenica? Certo che no, allora lascio parlare un po' di immagini, visto che le parole non possono più di tanto.












Ha scritto del salone anche quel geniaccio di Odahesu









Halloween

(Post originale: 01/11/2006)



DON'T EAT IT !!!

Sacher Torte

(Post originale: 25/10/2006)

Una premessa fondamentale: non sono un preparatore di dolci e, onestamente non sono neanche un particolare estimatore dei dolci (nel senso che trovo generalmente più soddisfazione nel salato) ma, ovviamente, la Sacher Torte fa decisamente storia a parte. Ebbene sì: Sacher Rulez!!!

Da come si può intuire dalla premessa la ricetta che propongo non è mia, mi è venuta in soccorso la mia dolce metà, mia fornitrice personale di questa droga (che però non ne ha voluta fare una seduta stante per poterla fotografare e dunque dovete accontentarvi di una foto in cui una fetta di sacher è presente ma non pienamente apprezzabile, la prossima che fa però la fotografo e ci faccio un post appost). Inoltre vorrei precisare che non è la ricetta originale ma dovrebbe essere (anche se mangiandola non sembrerebbe) una versione leggermente più soft.

Ora possiamo cominciare. Ingredienti: 150g di cioccolato fondente, 150g di burro, 150g di zucchero, 6 uova, sale, 2 cucchiaini di lievito, 150g di farina, una tazzina di latte, marmellata di albicocche, glassa al cioccolato fondente.
Innanzitutto bisogna sciogliere il cioccolato con un cucchiaio di latte, mettere il burro ammorbidito in una terrina e montarlo a crema con lo zucchero ed un pizzico di sale.

Separare i tuorli dagli albumi delle uova. Aggiungere al burro montato il cioccolato fuso e i tuorli (uno per volta), continuando a mescolare.

Aggiungere il lievito alla farina ed incorporare anche questa al composto, infine montare a neve delicatamente gli albumi ed aggiungere anche questi.

Ora che il composto è pronto, foderare uno stampo di 24cm con carta da forno, versarvi il composto e infornare per circa 50 minuti a 160°C. Una volta estratta dal forno lasciare raffreddare.

Quando la torta sarà fredda tagliarla a metà (non per così, per cosà, chiaro eh?), bagnare le due metà con un po' di latte e farcire con la marmellata di albicocche. Adesso potete rimontare il vostro capolavoro e ricoprirlo di glassa di cioccolato fondente.

E tutti quelli che sono di là a gridare "Noi vogliamo la Sacher Torte!" saranno costretti a zittirsi.


- Lei non faccia il tunnel!
- Cosa?
- Lei mi sta scavando sotto e mi toglie la panna. La castagna da sola, sopra, non ha senso. Il Montblanc non è come un cannolo alla siciliana, che c'è tutto dentro e come uno zaino lei se lo porta appresso per un mese e sta sicuro: il Montblanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sacher Torte.
- Cosa?
- La Sacher Torte.
- Cos'è?
- Cioè... Lei, praticamente non ha mai assaggiato la Sacher Torte?
- No.
- Vabbè, continuiamo così, facciamoci del male.